Solo Al Secondo Grado

Archivio per dicembre, 2012

Il PREMIO NOBEL per la PACE all’EUROPA ; alias, …

Il PREMIO NOBEL per la PACE all’EUROPA ;

alias,

La NOVELLA DANZA della PIOGGIA.

danza della pioggia del terzo millennio

Qualcuno ricorderà l’impegno profuso ,da alcuni dei Nostri antenati, nell’Epoca di Mezzo – il Medio Evo – nello stabilire il ‘sesso degli Angeli’ .
Questione che rimase dibattuta per molto tempo fino a giungere – dal Secolo dei Lumi in poi – ad un progressivo accantonamento fino alla completa derisione, da parte dell’Uomo (sedicente) moderno , di un argomento tanto sciocco per quanto inutile .

Lunedì 10/dicembre/2012, scorso ad OSLO vi è stata l’assegnazione del Premio nobel per la Pace ad un Continente ; l’Europa (U.e) .

Si nota in merito ;

I) Il Premio Nobel espressione del Mondo Svedese viene assegnato in altro Stato ; nella Capitale dell’attigua Norvegia .

II)L’assenza dei Rappresentanti della Svezia , della Gran Bretagna e della Repubblica Ceca ha pesato come un macigno .

III) La prima pagina dell’Evento è mancata in quasi tutti i giornali almeno italiani – notoriamente grandi artefici e sostenitori dell’ U.e. – ( ‘La STAMPA’ ad es. fa eccezione ).

IV) Nessun articolo di quotidiano approfondito sull’Evento è stato redatto.
Solo poche righe con qualche bella immagine dei sorridenti leaders Monti, Hollande e Merkel .
Tanto meno sulle assenze imbarazzanti .

Ora, senza tanti giri di parole possiamo ben capire il legame da una parte con

l’antica manifestazione antropologica amerinda ; la ‘danza della pioggia’ e il Nobel all’U.e. per la Pace .

Cioè, per dirla con espressione ‘all’americana’ una

‘wishful thinking’

Un pio desiderio che non trova in se alcun riscontro oggettivo .
Si potrà obiettare che l‘U.e. non ha solo sperato nell’ ‘Evento Pace’, ma ha operato in tal senso affinchè si verificasse .
Ma la smentita viene immediatamente dai fatti quotidiani ; se il Secolo scorso è stato il Secolo di ben due guerre mondiali quello attuale ,il primo del terzo millennio, apre le danze con guerre localizzate.
E la ‘localizzazione’ delle guerre è elemento creato al fine di evitare l’implosione del sistema economico del mercato ;
in altri termini la ricchezza cartacea andrebbe in fumo senza una Pace mondiale imposta con tante belle parole( e un bel pò di armi) !
Guerre localizzate invece operano in senso opposto ; mantengono lo status quo del sistema .( vedi Iraq ,Serbia la primavera del Nord Africa etc…) .

Se tale Premio è una ‘wishful thinking’

la sua teorizzazione e quindi attribuzione

è il pendant dei tomi medievali sul ‘sesso degli angeli’ .
Argomentazioni speciose senza ne testa ne coda ,senza possibilità di conclusione alcuna .
Solo il frutto di modelli culturali improduttivi in senso veramente culturale .
Che possono essere solo di sostegno ideologico al Sistema .

Questo sistema si mantiene non su democratiche decisioni basate su filantropiche Idee, ma solo attraverso coercizioni economiche , politiche e miltari condotte alla ‘blade runner’ ovvero come ‘colui che corre sul filo del rasoio’ .

Dai ‘Secoli Oscuri’ ad oggi – il tempo dell’Uomo moderno – è forse cambiato profondamente ‘qualcosa’ ?

ARTE & POLITICA

ARTE & POLITICA , ovvero ;

; la POLITICA nell’ARTE e l’ARTE in POLITICA

allucinazioni rosse...allucinazioni caraibiche...
Il fotografo Roberto SALAS mostra orgogliosamente una Sua famosa fotografia di Fidel Castro e del ‘CHE’.

Suscita curiosità ed interesse osservare di volta in volta, negli anni e nei luoghi più disparati, le espressioni artistiche, nel nostro caso fotografiche, in relazione stretta al mondo politico in cui vive e si sviluppa l’Arte .
E’ notorio che molti artisti del centro/sud america hanno indirizzato la loro arte in stretto rapporto alla critica politica ( tralasciando se non criticando la ricerca pittorica ‘in se’,come quella impressionista).
Un caso per tutti lo rivela l’opera del messicano Diego Rivera .
La realtà sociale che la politica viene a creare è spesso criticata dagli artisti .
E non solo nel Nuovo Continente; basta pensare all’espressionismo tedesco e francese del secolo scorso ; les FAUVES .
E’ notorio che

l’Arte non sa mentire

Opere apparentemente artistiche – a sfondo politico o meno – non reggono la prova del tempo .
Dopo qualche decennio o poco più appariranno nella loro vera ‘consistenza artistica’ .
In altri termini se sono ‘brutte’ ,cioè non riflettono in profondità ciò che pretendevano di fare , lo si vede bene alla luce di pochi decenni . Senza bisogno di tanta critica professionista .
Vale anche, ovviamente, il contrario ; ciò che ci appariva bizzarro ,stravagante, incomprensibile o altro ci apparirà nel tempo specchio profondo di una realtà passata ; cioè ‘bello’ .

Nel nostro caso qui sopra siamo ad una piccola variante di quanto ora esposto;

un fotografo statunitense/cubano fotografa per decenni la realtà cubana politica/comunista del tempo .
Sappiamo bene la fine che ha fatto tanta fasulla ideologia – con buona pace per i ‘vetero’ sempre pronti a sbandierare le bandiere del malcontento attraverso chimere sempreverdi – ma ‘qualcosa’ sembra tuttavia restare in quelle fotgrafie di Roberto SALAS .
Non può certo essere la ‘validità’/’consistenza’ di un’ideologia inconsistente.

Ed allora cosa resta di ‘consistente’ in tali fotografie?


L’unica risposta possibile è il ‘sogno’.
Il ‘sogno’ che ammantava ,in alcuni senza dolo, tanti protagonisti di quegli eventi politici e le ‘masse’ speranzose nella creazione di un ‘paradiso’ in terra .

Ma come ebbe a dire – e come già qui ribadito in altro post – con grande lungimiranza Friedrich Hölderlin :”

:” Ciò che fa di uno Stato un inferno sulla Terra è precisamente il tentativo dell’Uomo di farne un Paradiso ” .

Quel sogno si è trasformato in un incubo, e dei peggiori .

Ecco cosa testimonia la fotografia di Roberto SALAS a distanza di anni . Null’altro che un volo inconsistente della mente umana .
Le sue fotografie testimoniano tuttavia della Sua buona fede.
Buona fede nel ritenere che quel preteso Paradiso a venire si sarebbe concretamente realizzato .
Questo glielo dobbiamo .