I due MONDI contrapposti |Tra ieri ed oggi
Una corretta lettura di un fatto storico di ‘ieri’ per una oggettiva visione del Mondo attuale .
( quarta parte )
Ecco alcune parole di Aldo MORO ,
che sottointendono una Sua condivisione a concetti vacui come nei tre articoli precedenti determinati .
Seguono poi le Sue intuizioni e constatazioni circa l’ intrinseca violenza contenuta nelle ideologie comuniste .
Un’Opera di Magritte che ben rappresenta il ‘vuoto concettuale’ che è stato nella
prima Repubblica sostenuto . Ed che ancor oggi – con dolo – si continua a sostenere .
” … Questi tre pilastri , sui quali mi pare che posi il nuovo Stato italiano sono : la democrazia,
— in senso politico,
— in senso sociale ed
— in senso che potremmo definire largamente umano . ” Roma/marzo 1947
” Veramente fare una Costituzione significa cristallizzare le Idee dominanti di una Civiltà,significa esprimere una formula di convivenza,significa fissare i principi orientatori di tutta la futura attività dello Stato . ” Roma/marzo 1947
” Lo Stato democratico ,poi, inteso come Società in sviluppo democratico regolata e resa possibile dall’esercizio del Potere democratico, è la concreta esplicazione della libertà e della eguaglianza,la concreta fecondità della volontà vittoriosa nella prova del dibattito politico,tradotta nelle Leggi,divenuta criterio e sostegno di sviluppo democratico ” . Milano/ottobre 1959
” (…) La Democrazia è appunto l’impegno di tutta la Società ,e cioè di tutte le persone, a provvedere da sè,in piena autonomia, al proprio ordine ed al proprio sviluppo,come garanzia,la maggiore nell’ordine della Giustizia,che la sorte,che la Società riserva a se stessa, comporti una eguale partecipazione di tutti,un’eguaglianza collettiva di diritti che dia ad ognuno,in rapporto alle sue paticolari possibilità,il posto che gli compete nella Società ” . Milano/ottobre 1959
” (…) Alla Democrazia è essenziale che la liberazione e valorizzazione della Società sia un’autoliberazione,una libera, ragionevole, responsabile decisione del corpo sociale ” . Milano/ottobre 1959
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Ecco alcune parole di Aldo Moro sull’universo comunista .
” (…) Vi è chi ha voluto minimizzare i pericoli di una ripresa fascista nel nostro Paese (…) quale esca dia ad accendere il fuoco dell’iniziativa comunista il profilarsi di una involuzione reazionaria di destra ,quale ampio e facile bersaglio offra al Partito Comunista ed alla mobilitazione frontista che esso compie ben volentieri per il profilarsi di un ritorno fascista e per l’accusa,anche infondata ,di complicità ( della Democrazia Cristiana n.d.c. ) in quella ripresa reazionaria ” . Roma/agosto1960 .
” In realtà ,il pericolo non può dirsi inesistente perchè esso trae alimento ,tra l’altro, dal preoccupante attacco comunista allo Stato democratico e da non irrilevanti stati d’animo di insofferenza,di superficialità,di egoismo,di ottusa irriducibile incomprensione del valore vitale e costruttivo della vita democratica ” .
Roma/agosto1960 .
Pur dovendosi riconoscere all’universo della D.C di allora il merito di aver salvato l’Italia da un tracollo drammatico a sinistra – che ci avrebbe sprofondati nelle crisi post 1989 della caduta del muro berlinese, di molti Paesi satelliti dell’URSS – ,
possiamo ben vedere come le belle Parole di un
” uomo buono,mite,saggio,innocente ed amico ”, come lo ebbe a definire Papa Paolo VI ,
siano scadute con le istituzioni presunte democratiche costruite su quelle parole stesse, scadute in un mercantilismo politico/partitico affaristico che hanno svilito l’italia sia eticamente che economicamente .
Moro stesso ebbe ad affermare :”
:” Se non troviamo un punto di convergenza,veramente la nostra opera può dirsi fallita. Divisi come siamo da diverse intuizioni politiche,da diversi orientamenti ideologici(…) ” Roma/marzo 1947