Solo Al Secondo Grado

Archivio per Maggio, 2013

Il movimento per la decrescita felice ,alias…

Il movimento per la decrescita felice,

alias…

l’ottimizzazione delle risorse disponibili!

focus economia
l'uomo della felicità...

Da alcuni anni è ‘in voga’ un movimento che con lo slogan interno al suo stesso nome : ‘decrescita felice’ ,sembra affermare tante belle nuove Idee .
Da un lato
pare sconfessare l’Idea principe del Mondo del così detto Capitale di un progresso dell’economia senza fine a cui corrisponderà un pendant politico fatto di ‘democrazie progressive’,
dall’altro
pare proporre un ‘modello di vita alternativo’ possibile e sopratutto… ‘felice’ .(**)

Nella trasmissione radiofonica di ieri sera – 10maggio2013 – , ‘focus economia’ diretta dal giornalista economico, Sebastiano Barisoni su Radio 24 , Maurizio Pallante ,un teorico di questo movimento, ha avuto occasione di spiegare – contestando Barisoni che si è sempre mostrato avverso/scettico(verso) tale movimento come diffusore di idee utopichele Idee nuove ed innovative che sono alla base di quel movimento .

[ Link della trasmissione radiofonica ;
http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/focus-economia/2013-05-10/economia-giapponese-crescita-benessere-183039.php?idpuntata=gSLALg8HP&date=2013-05-10
]
Ciò che ne è sortito fuori è semplicemente un gioco di parole ,che sembra fare da specchietto per le allodole, che non diffonde in realtà alcuna nuova idea.

Si tratta semplicemente di una banale constatazione ;

il mutare delle fonti energetiche ( da quelle ormai ‘vecchie’ come petrolio carbone e già il metano ) in nuove ( come l’eolico il solare ) e nel contempo una ottimizzazione delle nuove nonchè vecchie tramite il risparmio energetico ( minor dispersione dei mezzi utilizzati etc…)

Se queste sono Idee nuove…allora vuol dire che siamo rimasti alle idee di archimede !

E’ notorio ,dall’incipit dell’economia di mercato – o del capitale – , che un Paese economicamente avanzato, a cui può corrispondere un modello politico avanzato , si distingue dai così detti Paesi del terzo o quarto mondo per l’ottimizzazione delle risorse.
In termini economici ( di scienza economica) si caratterizza per il fatto che sfrutta al meglio la curva della produzione;

cioè data una certa quantità di materia prima ottiene da essa il massimo possibile ,alla luce dei mezzi di produzione/trasformazione disponibili in quel dato momento, di prodotto finito. .
Nel contempo impiega le materie , o/e le fonti energetiche più avanzate così da ottenere non solo il massimo possibile di prodotto finito ma anche il minor impatto ambientale ( minor inquinamento, migliore qualità della vita…) .

Sono dunque propagandate – nella sostanza di quel movimento presunto innovativo – Idee già trite e ritrite,che indubbiamente sono di valore,ma non interne/concepite a/da quel movimento .

(**)
Circa parte del nome di quel movimento : ‘…felice’,
voglio solo ricordare un piccolo aneddoto occorso a Giacomo Leopardi .
Dopo aver letto una Sua Opera, una Signora con ammirazione si rivolse al Poeta dicendogli :’
:’ dato che Lei sa tante cose e le affronta con grande competenza perchè non scrive un’Opera sulla felicità ? .

Leopardi gli rispose :’
:’ La felicità è un’arte che
tutti conoscono,
molti praticano,
alcuni insegnano e…
nessuno riesce a ottenere ! ‘

Nota finale;

Hans KELSEN, figura del mondo giuridico politico che non abbisogna di presentazione,
notava ,con grande capacità analitica, che nel mondo giuridico/politico il concetto di felicità è ben diverso da quello inteso in senso ‘generale/comune’.

La felicità giuridica/politica all’interno di un Paese,

consiste semplicemente nell’apporto ai suoi cittadini del massimo di beni e servizi con il minimo impiego possibile di energie ( intese come forza lavoro ed energie meccaniche ) .
Quando si è in presenza di movimenti apportatori di felicità , intesa in senso globale (ed interiore) , dobbiamo sempre diffidarne poichè o non portano a nulla di concreto o portano a disastri come quello comunista .

Andreotti; l’universo del sempiterno Giulio

Andreotti; l’universo del sempiterno Giulio.

giulio.

A pochi giorni dalla scomparsa , 6maggio2013 , del Senatore a vita per antonomasia,
sulle cui vicende politiche/giornalistiche si sa/e si dice un pò (di) tutto ed un pò (di) niente
la riflessione più semplice e stranamete più circolante e più logica sulla sua figura sta in una apparentemente impensabile – data la notorietà del personaggio – domanda :’

:’chi è stato Giulio ANDREOTTI ?

Ci appare una domanda retorica, cioè che contiene già in se una risposta scontata .

Egli rappresenta ,come pochi, un’epoca d’Italia,
– dal dopo guerra in poi fino alla fine del secolo scorso – ,
in cui la ricerca ,l’interpretazione e l’espressione del modello democrazia era un simulacro intangibile quanto mai collimante con la nota figura biblica del vitello d’oro .
Il tutto filtrato attraverso un equlibrio tra forze politiche contrastanti e mai – fino al Governo attuale – conciliabili. Inconciliabili per apparenti motivi idelogici ma in realtà molto più terreni e meschini che mai .
E questo ulteriormente filtrato attraverso la presenza , – ben gradita per alcuni, asfissiante per altri – , dell’universo Cattolico .
Una Chiesa, una Santa Sede, piazzata proprio al centro della Capitale d’Italia .

Per rappresentare/governare tutto questo appare subito evidente una qualità imprescindibile di chi è stato ben sette volte Presidente del Consiglio dei Ministri ; quella di un giocoliere sopraffino.
Un giocoliere del Pensiero ,delle trattative politiche, dei ruoli di volta in volta assegnati etc…

Tante qualità meno quella fondamentale;

; quella di saper guardare ,operando di conseguenza, al futuro di una Nazione in modo veramente costruttivo senza faziosità partitiche e di classe .

Una Nazione che vede a causa di questi passati giochi di potere – che perdurano tutt’ora – una decadenza che rischia di essere senza ritorno .

E’ per questo che in Germania l’Italia viene definita – non a torto – con espressione italiana :’

:’ il bel Paese ‘.

E negli U.S.A.
, con maggiore ingenuità , si continua ad affermare che ‘non si riesce a capire la politica italiana’ . Un Paese, gli U.S.A. , dove un’ origine anglosassone vede come ‘conditio sine qua non’ il rispetto delle istituzioni prima di tutto da parte di chi ricopre un ruolo sociale di rilievo .

E’ da un contesto di questo genere che figure come Andreotti – in rari momenti di ‘impensabile sincerità – ‘ , hanno affermato quasi seraficamente :’

:’ Giorgio Ambrosoli ‘ se l’è cercata ‘

Alessandro SALLUSTI, ed il caso PREITI.

Alessandro SALLUSTI,

ed il caso PREITI

l'arrogante pelatino....
E’ di pochi giorni fa la dichiarazione del noto giornalista Alessandro SALLUSTI , in una nota trasmissione televisiva , sul caso Luigi PREITI

– di cui vedi articolo/post qui sotto del 30/aprile/2013, direttamente al seguente link ;

https://soloalsecondogrado.wordpress.com/2013/04/30/ci-sono-spari-e-spari/

affermazione che recita :’

:’ …Questo signore ( Luigi PREITI ) è fortunato a trovarsi in italia .Perchè se avesse commesso il fatto in America o in un qualsiasi altro Paese sarebbe stato crivellato di colpi dalle forze dell’Ordine dopo il primo/secondo sparo…’

Sul caso Preiti in sè rimando al link di cui sopra, circa l’affermazione di Sallusti qui sopra riportata credo sia doveroso rispondere come segue :’

:’ …I Signori politici arraffoni ( leggi amorali ed anti sociali )
– dal semplice assessore comunale al Parlamentare ,Senatore o Deputato che sia – ,
sono fortunati a trovarsi in Italia, perchè se avessero commesso i reati che hanno commesso , in U.S.A. o in un altro Stato democraticamente avanzato non sarebbero rimasti praticamente impuniti ma sarebbero stati messi in galera senza tanti complimenti ed avrebbero buttato via la chiave ‘.

Uno Stato certo deve essere garantista dei diritti civili e civilmente comportarsi con chi commette peculato – il furto nell’esercizio delle proprie funzioni pubbliche ! – ma non deve utilizzare pretestuosamente questi diritti per permettere a soggetti come quei politici disonesti di farla franca e mantenere per giunta il ‘rispetto sociale’.

Ricordo in proposito il vecchio caso Tanassi ai tempi della Presidenza Giovanni Leone ( caso Lockheed 1975/76 ).
Dopo che l’allora parlamentare Tanassi uscì di prigione un giornalista ebbe il puro atteggiamento servile di domandargli se sarebbe tornato in politica..!

Se quello fu atteggiamento servile ,queste parole di Sallusti mostrano di contro l’arroganza pura di chi è già stato graziato dal Presidente attuale , Napolitano. Grazia che alla luce di queste affermazioni e per quanto già postato nel post/articolo del 22/ottobre/2012,

vedi direttamente attraverso il seguente link ;

https://soloalsecondogrado.wordpress.com/2012/10/22/caso-alessandro-sallusti/

sarebbe stata meglio non fosse stata concessa .